Pubblicato in: Momento Profondo

YouTube Catartico

In questi ultimi due giorni YouTube mi ha fatto sentire come se fossi su un “Tagadà emotivo”. Sai quando, video dopo video, quell’insieme di algoritmi te ne suggerisce altri che ti trascinano lentamente verso il suo lato oscuro? Quando ad esempio ti ritrovi a vedere video del calibro di “giant blackhead removed from old man’s back”, che ti fanno chiedere: “come ci sono finito qui? Ma soprattutto perché non riesco a smettere di guardarlo?”. Ebbene, è stato il mio caso.

 

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Tagadà emotivo all’opera

 

Come il peggiore degli ubriaconi dopo una notte di bagordi, mi sono trovato per le mani un video di Mia Martini. Fin qui tutto bene, ma le cose hanno iniziato a farsi serie con Alex Baroni e, subito dopo, Giorgia che lo omaggia dopo la sua morte (in un concerto presentato da Fabrizio Frizzi, quindi double death combo). Ma il crollo è avvenuto con le Top 10 (che poi sono diventate Top 50) delle audizioni più toccanti dei talent show, con gente che dedicava canzoni ai migliori amici morti, bambine salvate dal rene donato dalla madre, ragazze bullizzate, bruttoni che avevano la loro rivalsa cacciando una voce sovrumana e tanto altro che la varietà dell’essere umano ha potuto offrire. In conclusione, la questione è che ogni tanto il pianto purificatore fa bene e sai di averne bisogno quando basta così poco per scatenarlo; lava via la pesantezza e la tensione accumulate, alleggerisce il cuore e rianima quella fiammella di speranza che esistano persone che, in questa Umanità che sembra vada sempre più abbrutendosi, siano ancora capaci di emozionarsi ed apprezzare la bellezza, di provare empatia e di dare un calcione al “homo homini lupus” di hobbesiana memoria.